Nevica

Questa mattina il mio umore era tetro (come mi capita spesso in questi ultimi giorni)..ma poi sono bastati qualche fiocco di neve x farmi tornare il sorriso..E’ vero che crea molti disagi..per chi deve muoversi..ma ha un certo fascino camminare sotto la neve…è come ritornare bambini…Guardare fuori dalla finestra e vedere grossi fiocchi di neve cadere..mi rende felice..serena…

La neve attutisce i rumori..ha il potere di purificare l’aria…rende il paesaggio incantato.

La neve è una poesia.

Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri.

Questa poesia arriva dalle labbra del cielo, dalla mano di Dio.

Ha un nome.  Un nome di un candore smagliante. Neve.

(Maxence Fermine)

Published in: on 31 gennaio 2012 at 11:53  Lascia un commento  

Buchenwald

Il campo di concentramento di Buchenwald prende il nome dalla località di Buchenwald, a circa otto chilometri da Weimar nella regione della Turingia, nella Germania orientale.

Tra il 1937 e il 1945 Buchenwald fu uno dei più importanti campi di concentramento e di sterminio nazisti situato sul suolo tedesco. Il numero totale delle vittime è stato stimato in circa 56.000.

Buchenwald, come in altri campi di sterminio, vennero uccisi molti bambini.

Questa poesia li ricorda…

C’è un paio di scarpette rosse

numero ventiquattro

quasi nuove:

sulla suola interna si vede

ancora la marca di fabbrica

Schulze Monaco

c’è un paio di scarpette rosse

in cima a un mucchio

di scarpette infantili

a Buchenwald

più in là c’è un mucchio di riccioli biondi

di ciocche nere e castane

a Buchenwald

servivano a far coperte per i soldati

non si sprecava nulla

e i bimbi li spogliavano e li radevano

prima di spingerli nelle camere a gas

c’è un paio di scarpette rosse

di scarpette rosse per la domenica

a Buchenwald

erano di un bimbo di tre anni

forse di tre anni e mezzo

chi sa di che colore erano gli occhi

bruciati nei forni

ma il suo pianto

lo possiamo immaginare

si sa come piangono i bambini

anche i suoi piedini

li possiamo immaginare

scarpa numero ventiquattro

per l’eternità

perché i piedini dei bambini morti

non crescono

c’è un paio di scarpette rosse

a Buchenwald

quasi nuove

perché i piedini dei bambini morti

non consumano le suole…

(JOYCE LUSSU)

Published in: on 27 gennaio 2012 at 14:02  Lascia un commento  

Il Miglio Verde (The Green Mile)

Ieri mattina alla radio hanno fatto un piccolo sondaggio “ Qual’ è il film che ti ha emozionato di più ? “ appena ho sentito la domanda ho pensato al  “Il miglio verde” , un vero capolavoro, un film che mi ha emozionato moltissimo…

Cast  : Tom Hanks, Gary Sinise, Eve Brent, Patricia Clarkson, James Cromwell, Jeffrey  Demunn, Graham Greene, Dabbs Greer, Bonnie Hunt, Doug Hutchison
Regia : Frank Darabont
Sceneggiatura : Frank Darabont
Data di uscita :1999
Genere : Drammatico


Louisiana, 1935. Paul Edgecomb, agente di custodia, sovrintende al braccio della morte nel penitenziario di Cold Mountain. Lui, l’agente Brutus, suo migliore amico, e altri colleghi tra cui Percy, sadico e molto raccomandato, hanno il compito di sorvegliare i detenuti condannati alla pena capitale e di accompagnarli il giorno dell’esecuzione lungo quell’ultimo corridoio chiamato appunto il ‘miglio verde’ per il colore del linoleum. Tra i condannati c’è John Coffey, un omone di colore alto più di due metri giudicato colpevole dell’omicidio di due bambine. Ma, in contrasto con l’aspetto imponente e minaccioso, John è invece mite e gentile con tutti, perfino ingenuo e in balia di una infantile paura del buio. E soprattutto dopo qualche tempo Paul verifica di persona che John ha un’altra qualità importante: riesce a far uscire, risucchiandolo, il dolore dalle persone. Mentre alcune esecuzioni vanno avanti e Percy ne approfitta per realizzare ignobili azioni violente, Paul comincia ad interrogarsi sulla reale colpevolezza di John. Si prende poi la responsabilità di farlo uscire per condurlo a casa di Melinda, moglie del direttore del carcere, gravemente malata. Melinda guarisce, Jonh torna in carcere, aggredisce Percy e gli trasmette energia negativa. Percy a sua volta uccide il detenuto William e rimane istupidito. Ma ormai gli indizi per Paul erano chiari: William era l’assasino delle bambine, John è innocente ma non vuole cambiamenti. Dopo aver guardato un film della coppia Astaire/Rogers, si avvia alla sedia elettrica e viene giustiziato. Sessant’anni dopo, Paul, ospite in una casa di riposo, sta raccontando questi fatti ad un’amica. Con la stessa commozione di allora

Published in: on 26 gennaio 2012 at 10:09  Lascia un commento  

La leggenda della luna piena

In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve Un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava senza sosta. I suoi ululati erano lunghi, ripetuti e disperati. La luna, la regina d’argento della notte, ne fu infastidita e gli chiese perché si lamentasse tanto. Il lupo rispose che aveva perso uno dei suoi cuccioli e che ormai disperava di trovarlo. La regina della notte, dispiaciuta e desiderosa di aiutarlo, pensò di illuminare tutta la montagna per far sì che il lupacchiotto trovasse la via del ritorno. Così si gonfiò tanto da diventare un disco grande e luminoso. A quel punto il lupo ritrovò il suo cucciolo, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Lo afferrò in tempo, lo strinse forte, lo rincuorò e ringraziò infinitamente la luna. Poi se ne andò col figlioletto, allontanandosi tra la vegetazione. Le fate dei boschi, commosse. Decisero di fare un bellissimo regalo: una volta al mese la luna sarebbe diventata un globo di luce grande e luminoso, visibile a tutti, in modo che tutti i cuccioli del mondo potessero ammirarla in tutto il suo splendore. Da allora, una volta al mese i lupi ululano festosi alla luna piena.

 

(Dal Web)

Published in: on 25 gennaio 2012 at 13:58  Lascia un commento  

“La notte della paura, 16 racconti gialli “

 

Titolo: La notte della paura

Autore: Jeffery Deaver

Genere: Thriller psicologico

Editore: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2008

Traduttore: A. C. Cappi

Pagine: 480

Votazione : 6++

Published in: on 23 gennaio 2012 at 12:47  Lascia un commento  

Menù da preparare ogni mattina…

Prendere due decilitri di pazienza
Una tazza di bontà
Quattro cucchiai di buona volontà
Un pizzico di speranza e una dose di buona fede
Aggiungere due mangiate di tolleranza
Un pacco di prudenza
Qualche filo di simpatia
Una mangiata di umiltà
Una grande quantità di buon umore
Condite con molto buon senso
Lasciare cuocere a fuoco lento…
E avete una buona giornata …

(Dal Web)

Published in: on 20 gennaio 2012 at 09:14  Lascia un commento  

Felicità

Se cerchi la felicità

preparati a far piovere felicità

su chiunque incontri.

Il mondo è solo un’eco:

qualsiasi cosa fai

ti torna indietro.

Non aspettarti mai amore

da coloro a cui tiri delle pietre,

e se conficchi spine negli altri

non aspettarti niente di più          

che una ricca messe di ortiche.

E’ un’eterna legge,

che l’odio genera l’odio

e l’amore genera amore.

(O.Rajneesh)

Published in: on 12 gennaio 2012 at 14:39  Lascia un commento  

Augurio per il nuovo anno

Che tu possa avere dei muri per il vento,

un tetto per la pioggia,

una tazza di the davanti al fuoco,

risate per rallegrarti, quelli che ami accanto,

e tutto ciò che il tuo cuore desidera.

(Benedizione gaelica)

Published in: on 9 gennaio 2012 at 15:03  Lascia un commento  

L’epifania

L’Epifania è una festività cristiana che si celebra il 6 gennaio a ricordo della visita dei Re Magi al Bambin Gesù. Rappresenta inoltre l’apparizione del Cristo sulla Terra e le prime manifestazioni della sua divinità alla genti, fondamento della fede cristiana.
Il 6 gennaio si celebra la manifestazione di Gesù, nei suoi tre momenti principali, che sono l’adorazione dei Re magi, il Battesimo nel Giordano e il miracolo di Cana.

LE ORIGINI DELL’EPIFANIA

L’Epifania è la “Festa dell’Apparizione”. Il termine Epifania deriva dal greco epifàinomai e significa “appaio”. Era usato per indicare l’apparizione di una divinità sulla Terra, come tale era spesso applicato in forma appellativa, come Epifane. Questo termine era riferito ai sovrani orientali, nei quali i sudditi vedevano l’incarnazione di una divinità.
Lo stesso termine è stato usato anche per indicare l’apparizione di Cristo sulla Terra.

I PRESAGI DELL’EPIFANIA

I presagi, i canti della strenna, i prodigi o fatti meravigliosi e le loro rappresentazioni drammatiche, rinnovano le usanze del ciclo del Natale. Gli esempi di presagi sono numerosi.
In Sicilia, nel folklore popolare, si crede che se il vento soffierà nella sera dell’Epifania, soffierà per tutto l’anno.
In Calabria, invece, alla sera della vigilia dell’Epifania si usava che le ragazze, andando a letto, recitassero canti speciali. Se nei loro sogni appariva una chiesa addobbata a festa oppure un giardino in fiore, questo sarebbe stato considerato un buon segno di fortuna per far avverare le loro speranze.

I FUOCHI DELL’EPIFANIA E ALTRE TRADIZIONI

Durante l’Epifania era molto diffusa l’usanza di accendere dei falò in diverse regioni d’Italia.
In Veneto erano preparati con fasci di spini, allo scopo di bruciare dei fantocci che rappresentano la Befana.
In Friuli-Venezia Giulia, dei dischi infuocati, chiamati “cidulis”, erano fatti ruzzolare nei fianchi scoscesi delle valli.
Nella fascia collinare, a Tarcento, i falò epifanici sono chiamati “pignarûi, pan e vin”.

Nel giorno dell’Epifania, a Cividale del Friuli, nella provincia di Udine, c’era l’usanza di celebrare le messe “dello Spadone”.

In Alto Adige, secondo una consuetudine diffusa tra i ladini, nel giorno dell’Epifania le case venivano benedette.
Un’altra tradizione era quella di praticare sulla porta di casa l’incisione di una scritta, che era composta alle estremità dai numeri che costituiscono il nuovo anno da poco iniziato, e nel mezzo dalle iniziali dei Tre Magi, il tutto alternato da immagini di croci.

Una singolare tradizione dell’Epifania è quella del “Re della Fava”. Il “Re della Fava” è un personaggio collegato al re dei Saturnali e si sorteggiava per mezzo di una torta. Si usava preparare una speciale torta, dove nell’impasto si mettevano tre fave di colore naturale e una nera. Chi trovava la fava nera veniva proclamato appunto il “Re della Fava”, con il privilegio di potersi scegliere la regina.
L’episodio è burlesco, ma conferma il fatto che con l’Epifania coincide anche l’inizio del Carnevale.
La torta con le fave è tutt’ora tradizionale in Spagna.

Nella tradizione popolare la Befana è un personaggio particolarmente di spicco, si tratta infatti di una vecchia, anche molto energica, che usa una vecchia scopa volante come mezzo di trasporto. Per quanto brutta è una figura benefica e molto amata, che una volta all’anno si attiva e, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, visita le case scendendo dalla cappa del camino, lasciando i regali per i bambini buoni e dei pezzi di carbone per gli altri.


I BEFANINI – I BISCOTTI DELLA BEFANA

I “Befanini” sono dei biscottini tipici toscani, che vengono confezionati con farina, zucchero, burro e aromatizzati con il rum e la scorza di arancia. Una volta tagliati e sistemati nella teglia, prima della cottura in forno, vengono cosparsi con i confettini colorati che in alcune zone della Toscana, vengono chiamati anche anicini.

Published in: on 5 gennaio 2012 at 12:43  Lascia un commento  

Benvenuto 2012

Il 2011 è stato ricco di momenti di gioia..e di giorni felici..ci sono stati anche giornate malinconiche..momenti di sconforto..ma tutto sommato il bilancio dell’anno appena trascorso è stato più che sufficiente…Nel 2011 ho viaggiato un po’ di più rispetto agli anni scorsi..mi sono cimentata col ballo (sorprendendo un po’ tutti)…Non tutti i problemi che mi trascinavo dagli anni passati sono scomparsi..ma quasi sempre sono riuscita a gestirli in maniera migliore…anche se non sono mancati momenti di sconforto…

Il 2012 è iniziato molto bene..ho aspettato lo scoccare della mezzanotte in una bellissima location…ma soprattutto accanto ad una persona speciale…

Gli anni bisestile mi hanno sempre portato sfortuna..speriamo che questo vada contro tendenza..

 

Published in: on 2 gennaio 2012 at 16:19  Lascia un commento