Titolo : Ombra sultana
Autrice: Djebar Assia
Data di uscita: Settembre 1999
Pagine: 320
Voto: 5
Avevo voglia di una storia che mi facesse sognare..emozionare…gli ultimi libri letti mi avevano deluso…Quando in biblioteca ho visto “”Ombra sultana” di Djebar Assia, penso d’aver trovato il romanzo giusto..ero convinta che il mondo Orientale mi avrebbe attirato a se…ed invece è stata un’altra delusione..ho fatto molta fatica a terminarlo…le ultime pagine erano più scorrevoli..più interessanti..ma questo non è stato sufficiente per dare a questo romanzo la sufficienza.
Isma e Halila, entrambe spose dello stesso uomo, sono rivali impossibili. La loro è la storia di due donne tanto diverse, che pure rappresentano le due facce di uno stesso destino. Hajila, reclusa e passiva, decide all’improvviso di avventurarsi, a viso scoperto, nelle strade e nei giardini della città, sorpresa della sua capacità di muoversi con passo sciolto sulla scena del mondo. Isma, la narratrice, che ha scelto chi amare senza accettare imposizioni, rotto ogni vincolo si abbandona al ricordo, ricostruisce la propria storia legata a una successione di destini femminili, alle tappe della reclusione, alla precarietà degli incontri nel bagno rituale, alle inconfessabili infelicità che restano mute. Le sue memorie, piene di notti d’amore, straripano di immagini di voluttà. Sola, disancorata, ubriaca di libertà, torna dopo tanti anni di assenza al luogo originario che crede di poter condividere con Hajila, alla ricerca di un modo per intessere una solidarietà tutta nuova tra donne vulnerate dalla stessa ferita: in lingua araba la nuova sposa, rivale della prima moglie, viene designata con la parola derra, per l’appunto ferita. L’harem è stato spesso un pretesto per evasioni orientaleggianti. Eppure, sotto questa realtà tuttora attuale, ecco per la prima volta, ispirata da una conoscenza dall’interno e da una visione lucida e dolente del conflitto che mette gli uomini contro le donne, un’opera profondamente autentica e di straordinaria densità poetica. Variando dal registro della disperazione a quello del desiderio e mettendo a tema il loro inestricabile intreccio, questo romanzo si annoda e si snoda in movimenti fluidi, dove la sensualità si alterna a una secca rivolta.
(Dal web)