Utilizzando un “tema” frequente della letteratura soprannaturale e romantica, quello dell’amore eterno associato alla reincarnazione (Evermore, di Alyson Noël, L’Anima Gemella, di Lisa Jane Smith e Fallen, di Lauren Kate, per citare, non casualmente, 3 romanzi YA noti), Ann Brashares ha realizzato un paranormal romance a base storica per adolescenti maturi (e, secondo le sue indicazioni, anche per adulti) con alcune interessati varianti.
Daniel è una delle pochissime persone al mondo che ha il dono/maledizione di ricordare le vite passate. Di altri, di se stesso e del grande amore della sua vita, Sophia. Daniel e Sophia si sono ritrovati insieme nel corso dei secoli, lungo la storia umana, in culture differenti, in molte circostanze diverse (tra cui anche la differenza d’età). In alcune epoche, invece, non sono rinati insieme. Daniel ricorda le sue vite passate solo a partire dal 522 d.c, l’anno in cui incontrò Sophia per la prima volta, in Asia Minore.
Ma Sophia, nel corso dei secoli, non ha mai ricordato nulla. E ogni volta Daniel (che, di vita in vita, conserva e accresce abilità e competenze e quindi cultura e ricchezze), deve compiere una lunga opera di avvicinamento “progressivo”.
In questa vita, Sophia è Lucy. La conosciamo all’età di diciassette anni, durante l’ultimo anno di scuola superiore. Lucy ha una cotta spaventosa proprio per il misterioso e affascinante Daniel, in classe con lei da un biennio.
A un certo punto, cominceremo ad assistere ai tentativi di Daniel di riunirsi alla sua amata. Ma gli ostacoli che si frapporranno tra loro saranno significativi, e deriveranno sia dall’impossibilità della ragazza di credere a ciò che le viene rivelato (e che l’allontaneranno da Daniel per alcuni anni) sia (quando lei tornerà a cercarlo) dalle azioni di un’altra anima antica, Joaquim, il fratello di Daniel e il marito di Sophia/Lucy in una delle precedenti vite, che, da sempre, vede il rapporto Daniel/Sophia come un tradimento.
L’intenso e drammatico romanzo sarà portato avanti sia dal punto di vista di Lucy (che mostrerà il suo percorso nel presente), sia da quello di Daniel (che narrerà la storia di questo grande amore, di ciò che successe nel passato – vividamente descritto – e metterà in luce la tragicità che lo ha sempre caratterizzato). Il finale prevede un cliffhanger che ci porterà dritti nel secondo romanzo di quella che è stata annunciata come una trilogia.
Questa volta ho deciso di inserire una sola recensione trovata su internet, è molto completa e ho pensato che fosse sufficiente per suscitare la vostra curiosità:
Di solito i libri che leggo sono super selezionati da lei e vado praticamente sempre sul sicuro, questa volta, invece, è stato un salto nel buio. Mi sono detta “ bel titolo, bella copertina, ho proprio voglia di una storia d’amore. Non leggo la trama così ogni parola sarà una sorpresa”.
Ed è stata una sorpresa……ho divorato ogni pagina, ho parlato con il protagonista ad alta voce per incitarlo a non abbattersi, mi sono commossa e arrabbiata, sperando, lo ammetto , che il capitolo dopo portasse nuovi sviluppi un pochino più allegri in quanto, ebbene si, è una storia straziante, triste ma assolutamente piena di aspettative perché parla di un amore meraviglioso.
Daniel, il protagonista, è tutto ciò che è stato nelle sue vite precedenti e che lui ricorda benissimo.
Daniel è un’anima, un sopravvissuto destinato a vivere in corpi diversi, in città diverse, in epoche diverse ma condannato a riconoscere nelle persone che gli stanno accanto le anime che lui ha già conosciuto.
Un uomo che non ha paura di morire perché sa che rinascerà a nuova vita ma che non vivrà mai intensamente nel vero senso della parola perchè è alla ricerca del suo grande amore che ha perso tanto tempo prima.
Quante volte ci siamo chiesti se le persone che amiamo così tanto è destino che ci stiano accanto o se quel paesaggio che ci è entrato nel cuore non fosse una volta la nostra casa…
Questo libro, seppur in maniera romanzata, ci porta a riflettere e a sperare che non esista mai un fine ma sempre un nuovo inizio.
Lo consiglio di cuore anche se avrei da discutere un pochino con la scrittrice sul finale: era proprio necessario finirlo così per poterne fare un seguito?